venerdì 18 maggio 2018

LA MUNGITURA


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In questo articolo approfondiamo una delle fasi più importanti-forse la più importante- della vita in un allevamento da vacche da latte: la mungitura.

La mungitura non permette solo la produzione di latte ma contribuisce alla corretta salute dell’animale, “programmato” biologicamente a nutrire il vitello.
Le vacche sono animali estremamente generosi: se allevate rispettando gli standard di benessere animale e i propri cicli vitali arrivano a produrre fino a 60-70 kg di latte al giorno!

Al contrario, le vacche a Parmigiano Reggiano, a causa della differente alimentazione rispetto alle vacche che producono latte alimentare (uso di fieni incostanti e razione solo a secco) ,solitamente raggiungono produzioni con limiti massimi inferiori.  

Le direttive del Consorzio Parmigiano Reggiano impongono solo due mungiture quotidiane (solitamente a distanza di circa 12 h una dall’altra).

Johnny e Laka, i nostri due mungitori
La mungitura deve rispettare degli step precisi per evitare successive problematiche alla mammella e all’animale, nonché una scarsa e inefficiente produzione.
Il ruolo del mungitore è complesso, in quanto per saper mungere correttamente occorrono anni di esperienza. Johnny e Laka lavorano con noi da più di 15 anni e negli anni hanno ottenuto un’eccellente preparazione che li rende professionisti in grado di gestire questa delicata fase nei migliori dei modi.






Nel nostro allevamento effettuiamo due mungiture: una alle ore 3:00 am e una alle 15:00. Il latte fresco appena munto viene poi trasferito nel nostro caseificio a pochi passi dalla stalla in cui verrà lavorato in forme di Parmigiano Reggiano. Mungiamo un gruppo alla volta, per primo entra il primo gruppo (pluripare- vacche dal secondo parto in poi), successivamente il secondo (primipare- vacche al primo parto) e come ultimo il terzo gruppo (vacche in prossimità della fase di asciutta)

Quali sono le fasi della mungitura?

Nel momento in cui la vacca entra in sala di mungitura attraverso dei cancelli si posiziona nella sua postazione. Le vacche sono animali estremamente abitudinari, pensate che una vacca che non entra nel suo solito “timing” probabilmente produrrà meno latte!!


Johnny "tira" i capezzoli
In un primo momento il mungitore “tira” i capezzoli in un movimento analogo  alla mungitura di una volta, quella manuale. Questa manovra è un vero e proprio massaggio che stimola il rilascio di ossicitina che raggiunge l’ipotalamo e l’ipofisi dell’animale (come avviene anche negli umani) con il conseguente rilascio di latte.





Il Pre dipping
Ogni capezzolo viene poi pulito e 
disinfettato grazie all’aiuto di una speciale schiuma emolliente (fase del “pre-dipping") che umetta e ammorbidisce il capezzolo.
A questo punto il mungitore attacca il gruppo, cioè il corpo meccanico, composto da delle tettarelle formate da guaine di gomma morbida per non danneggiare il capezzolo. La guaina è un manicotto semi rigido in cui avviene l’alternanza aria- vuoto compiendo movimenti ciclici che “imitano” la poppata del vitello o il movimento delle mani del mungitore. Quindi si alterna una depressione (vuoto) a pressione atmosferica sulla punta del capezzolo, permettendo la fuoriuscita del latte.

I sistemi moderni sono programmati per staccare il gruppo nel momento in cui il flusso di latte contenuto nella mammella diminuisce, lasciando all'interno dai 300 ai 600 gr di latte. Questa “riserva” permette di non svuotare totalmente la mammella per evitare problematiche conseguenti come le mastiti.

Nel momento in cui il gruppo si stacca il mungitore appone sui capezzoli un liquido viscoso (fase del post-dipping) solitamente composto da iodio o clorexidina, che, disinfetta, e solidificandosi, funge da “tappo” per evitare la risalita di agenti batterici lungo il capezzolo. Lo sfintere dei capezzoli infatti, si chiude dopo circa un’ora dal termine della mungitura.
Il post dipping
Terminate queste operazioni i cancelli vengono sollevati e e vacche si affrettano a tornare in stalla a rifocillarsi e riposarsi aspettando la prossima munta!









Il 16 Novembre 2017 gli animali sono stati munti per la prima volta nella nostra nuovissima sala di mungitura in parallelo realizzata da TDM.

La struttura, in acciaio e altamente tecnologica con 16+16 postazioni, permette altissimi standard di mungitura  grazie al sistema AFIMILK e AFICONTROL.
Dalla nostra sala di controllo infatti, possiamo monitorare in tempo reale (anche da remoto)  quello che accade in sala: l' animale presente in ogni postazione (grazie all’identificazione tramite i podometri), il tempo di mungitura, la conducibilità del latte e la produzione. 
Il sistema AFICONTROL in cui in diretta viene
monitorata la sala di mungitura











La conducibilità del latte alterata indica uno stato infiammatorio riconducibile in molti casi a patologie come le mastiti, in quanto i sali contenuti nel latte problematico si rialzano, aumentando la conducibilità elettrica del latte.


La centralina di controllo della mungitura


Alla fine della mungitura le vacche rientrano nei propri gruppi mediante un corridoio che termina con una piattaforma munita di bilancia posizionate ai due lati della sala, che ad ogni mungitura rileva il peso di ogni animale.

Gli animali che manifestano qualche problema durante la mungitura (calo di latte, conducibilità rialzata, aumento di globuli bianchi) vengono divise da un cancello in due differenti box di separazione in cui verranno visitate dal veterinario. Ciò permette un tempestivo intervento e un aumento dell’efficienza di lavoro.

In basso troverete un bellissimo video esplicativo realizzato da TDM in cui sono apprezzabili le fasi di mungitura e la bellezza della nostra sala!


La pesa che visualizza in diretta il peso di ogni
animale
Seguiteci sul nostro BLOG per scoprire il nostro tunnel sotterraneo e il sistema AFILAB , un piccolo laboratorio nella nostra stalla!!

La nostra sala dall'alto




























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